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Una cura contagiosa!

Mèlosmente: il Festival che celebra la corporeità positiva e inclusiva

Il Festival Melosmente, ospitato nella suggestiva cornice del Principino di Viareggio, ha offerto un viaggio attraverso la corporeità, esplorandone il valore nella nostra cultura, nella relazione con il mondo e con gli altri. Con un programma ricco di conferenze, laboratori, spettacoli e momenti di confronto, l’evento ha promosso una visione del corpo positiva e inclusiva, libera da stereotipi e focalizzata sulla bellezza della diversità.

In un’epoca in cui la realtà virtuale e l’intelligenza artificiale ridefiniscono i confini delle relazioni umane, Melosmente ha invitato a riscoprire l’importanza del corpo come luogo primario di connessione e crescita, sottolineando come la consapevolezza del proprio corpo possa trasformarsi in una vera rivoluzione, capace di abbattere pregiudizi e aprire nuovi orizzonti di bellezza.

iCARE e il ponte tra generazioni:
il corpo in gioco, una cura contagiosa

Tra i momenti più emozionanti del Festival, iCARE ha portato in scena “Il corpo in gioco, una cura contagiosa” ,un evento che ha unito generazioni e sensibilità diverse, riflettendo sul valore della cura in tutte le fasi della vita, dall’infanzia alla terza età.

La mattinata si è aperta con un flashmob coinvolgente, che ha visto gli ospiti della RSA Tabarracci, insieme a operatori, volontari e parenti, trasformarsi in diffusori di sogni, dispensatori di abbracci ed erogatori di carezze. Con colori vivaci, cappellini e magliette, hanno accolto il pubblico lasciando un segno tangibile e simbolico, sottolineando l’importanza del “prendersi cura” come azione che attraversa tutte le età, da 0 a 100 anni.

L’azione ha introdotto un ricco dibattito durante il quale il ruolo del corpo è stato analizzato nelle sue diverse fasi della vita. Le educatrici dei nidi d’infanzia comunali gestiti da iCARE, con il coordinamento di Stefania Tori, hanno condiviso esperienze sul corpo come strumento di relazione, movimento ed emozione nell’infanzia, sottolineando l’importanza della consapevolezza corporea sin dai primi anni di vita.

Successivamente, Carmine Di Palma, psicologo e responsabile dell’area tecnica della cooperativa di Vittorio, e Michela Cordoni, coordinatrice dei servizi sociali di iCARE e della RSA Tabarracci, hanno raccontato l’esperienza del corpo nella terza età, quando la cura diventa un atto contagioso di amore e dedizione.

A conclusione, l’artista Elisa Tamburrini, in arte Tambuca, ha presentato un video emozionante che ha raccontato il percorso artistico realizzato con gli ospiti della RSA, unendo colore, memoria e cura.

Melosmente e iCARE hanno così offerto un’esperienza che va oltre il semplice racconto, trasformando il corpo in un ponte simbolico e reale tra generazioni.

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